Le 14 cose che amo della Danimarca

 La Danimarca Secondo Fre


Hejsa!
Oggi vi parleró del Paese che mi sta ospitando da ormai due anni, la Danimarca. Più precisamente, vi dirò le cose che più mi piacciono di questo paese, della vita qui o dei danesi in generale.

VÆRSGO!
Faaborg, casa caratteristica e omino con bandiera


1. La flessibilità lavorativa

I posti di lavoro, solitamente, sono molto flessibili. Per esempio, è accettato il lavoro da casa, o sui mezzi di trasporto nel caso i lavoratori siano pendolari. L’orario di lavoro è anche flessibile, anche se di solito è fisso alle 37 ore settimanali. Per esempio, nel mio ufficio, in pochi arrivano ogni mattina alle 8 precise. Chi, per esempio, fa il pendolare, ha concordato orari di inizio (o di fine) diversi. L’importante è l’obiettivo.

2. Le frikadelle

Le avrete provate all’IKEA, ma siccome tra svedesi e danesi c'é un po' di rivalità, io tifo per quelle danesi. Sono semplicemente delle polpette fatte con carne di maiale, cipolla e un po’ di avena per renderle più croccanti. Come le nostre polpette, ogni famiglia ha la sua ricetta. E possono essere anche di pesce!

3. Finire di lavorare alle 4

Questo è un grande vantaggio. Si, la pausa pranzo è di 20/30 minuti, ma alle 4 del pomeriggio si è liberi, liberi, liberi! Questo però, dipende dal lavoro, ovviamente. In questo modo, si ha tempo per far la spesa (i supermercati comunque chiudono alle 10 o 11 di sera), fare sport od altre attività, sistemare casa o rilassarsi. 

4. La libertà in bicicletta

Usare la bicicletta per spostarsi è sicuramente un vantaggio.  Non solo non si inquina, ma ti assicura un esercizio quotidiano e un modo per svegliarsi facilmente. Bisogna stare attenti al vento però, che quando soffia forte può letteralmente spostare te e la bici! Per questo motivo NON SOPPORTO i turisti in Danimarca che prendono le biciclette e creano ingorghi per strada.
SE NON SAPETE USARE LE BICI, EVITATE, METTETE IN PERICOLO ALTRE PERSONE. GRAZIE.

5. Il welfare

Le tasse che si pagano vivendo qui sono un bel po’, ma i servizi che si ricevono sono altrettanti: sussidi per studenti, partner disoccupati, studenti diplomati, figli, dentista gratis fino ai 18 anni e molto altro (che devo ancora scoprire, vi tengo aggiornati). Quello che conosco meglio è l’SU, il cosiddetto ‘reddito degli studenti’, che viene dato a tutti i danesi appena compiono 18 anni e si iscrivono all’università o continuano la loro istruzione in altri istituti. Anche gli internazionali hanno la possibilità di avere questo sussidio, a patto che trovino un lavoro di 10/15 ore settimanali e che, quindi, paghino le tasse. L’SU si aggira attorno ai 600 euro al mese.

6. Hygge

Questa parola non ha una traduzione specifica, ma nel sito visitdenmark troviamo una sorta di definizione: “creare un'atmosfera accogliente, piacevole, intima mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall'affetto delle persone care. La luce calda di una candela è hygge. Ma anche gli amici e la famiglia sono hygge. Per non dimenticare il piacere di mangiare e bere qualcosa in compagnia - chiacchierando di cose piccole e grandi per ore.”

7. Il Natale

Quando è Natale qui, è Natale forte. E l’hygge regna sovrano. Per non parlare dei mercatini di natale con il gløgg, una sorta di vin brulè con pezzi di mandorla e uvetta e le æbleskiver, delle specie di frittelle che vengono servite con la marmellata ai frutti di bosco. E molto altro, ma penso che farò un post apposta per il Natale.

8. Andare al mare

Occasioni per andare al mare non sono tante, ma quando ci sono 26 gradi e il vento è piacevole e non violento (come il resto dell’anno), le spiagge sono un’ottima meta per rilassarsi. Non saranno meravigliose come quelle del Mediterraneo, certo, ma se si sa dove andare si trovano comunque dei posti belli. Quando si è in località balneari o portuali, è facile trovare la stjerneskud (che letteralmente significa stella cometa), un piatto buonissimo con pane alla base (il concetto è simile allo smørrebrød, ma il pane è diverso), salmone, gamberetti, salsa dill, platessa impanata, caviale, aringa e insalata. Uno dei miei piatti preferiti!
Smørmosen, no filter


9. I festival estivi

L’estate in Danimarca non significa necessariamente vacanze. Significa FESTIVAL COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI. Alcuni nomi: Roskilde Festival, Skanderborg Festival, Tinderbox, Hearthland, Vi elsker 90 (festival itinerante anni 90), Langeland Festival, Northside e Distorsion. Sono un po’ più costosi rispetto al resto del sud Europa, ma avete la possibilità di iscrivervi come volontari e lavorare in cambio di maglia, cibo durante i turni e biglietto per l’intero festival. L’inglese può bastare.

10. Le caffetterie

La cultura del caffé é davvero importante in Danimarca, anzi in questo contesto direi che lo è in tutta la Scandinavia. Si, è COMPLETAMENTE diversa dalla nostra, qui si beve il caffè che noi chiameremmo “Americano”, e se si vuole un espresso, bisogna sottolinearlo (se dici “coffee” o in danese “kaffe”, ti daranno il caffè americano). A parte questo, le caffetterie che si trovano in ogni città, anche la più piccola, sono davvero “hyggeligt”. Arredate in impeccabile stile danese, con le più svariate tipologie di caffè e di lattes, con diversi concept ma sempre con ottimi prodotti. Ma la cosa migliore è l’atmosfera di relax! In una di queste caffetterie, a Copenhagen, si possono anche coccolare dei gattini!

11. Il farsbrød con salsa marrone

Polpettone coperto di bacon. Con salsa grassissima ma buonissima. Niente da aggiungere.

12. Risalamande

Tra tutte le tradizioni natalizie danese, questa è la mia preferita. Ed ovviamente, la più calorica. Consiste in riso cotto per ore con vaniglia e mandorle a pezzettini e si serve come dessert alla cena di Natale (dipende dalle famiglie, in quella del mio ragazzo festeggiano a cena il 24 e a pranzo il 26). Sopra si può mettere della salsa/marmellata di ciliegie. La tradizione vuole che dentro al contenitore (enorme) dove si prepara il risalamande si metta una mandorla intera. Chi troverà la mandorla intera avrà un piccolo regalo in più (di solito i cioccolatini Anthon Berg, not bad). Il divertimento sta nel far finta di non averla trovata e “costringere” gli altri a fare il bis o tris di dessert per trovare la mandorla!

13. L’usanza delle bandierine danesi

Le bandierine danesi si trovano dappertutto: sopra agli autobus quando c’è una festa nazionale (che puó essere anche la foto della bandiera stessa), sul cortile di casa quando è il compleanno di qualcuno, all’aeroporto quando qualcuno arriva dopo un viaggio lontano, alle gare sportive (maratone o corse varie, per esempio) o in qualsiasi altra festa.

14. I motivi per fare festa (soprattutto all’aperto)

Sarà che il tempo non è sempre il migliore, sarà che i danesi non dicono mai di no ad una birra, ma soprattutto in primavera ed estate, quando le giornate si allungano (davvero tanto) e sono più miti, la gente si riversa nei numerosi parchi ed aree verdi delle città. Birra alla mano e la festa è servita.

Commenti

Post popolari in questo blog

3 giorni nelle isole Faroe

Perché visitare la Polonia?